A tutti sarà capitato almeno una volta di desiderare un corpo più forte e flessibile per uscire vittoriosi da tutte quelle situazioni a cui la vita ci sottopone. Ma allenamenti sfiancanti e uno stile di vita frenetico spesso ci portano solo stress e stanchezza, senza considerare quello stato d’animo sopraffatto da quel senso di impotenza e debolezza dovuto al mancato raggiungimento di tale obiettivo. Tuttavia a volte ciò che sembra difficile si rivela più semplice di quanto avevamo immaginato.
In realtà, coltivando la giusta attitudine mentale, con semplici esercizi e in poco tempo è possibile aumentare la propria energia interiore per acquisire fin da subito più forza e flessibilità.

Una delle qualità particolari di Odaka Yoga consiste nella sua capacità di far sprofondare la mente in uno dei principali centri energetici del corpo, fondamentali nelle arti marziali, chiamato in giapponese “Tanden”, in cinese “Dantian”, situato circa tre dita al di sotto dell’ombelico e tre dita in profondità.
Centro vitale dell’uomo, anche secondo il Buddhismo Zen, possiede quelle funzionalità che nella tradizione induista sono attribuite ai due chakra inferiori chiamati Mulhadara e Svadhisthana chakra.
Tutti sono concordi sul fatto che nel corpo umano ci sono vari centri di energia e la concentrazione su questi punti può produrre sensazioni ed esperienze potenti.
Il Tanden, nella fisiologia della Medicina tradizionale cinese, è il luogo nel corpo dove il “Ch’i”, l’energia interiore o “prana”, viene conservato, accumulato e dal quale poi si irradia nei diversi meridiani del corpo.
“I Samurai erano soliti centrarsi nel Tanden prima di andare in battaglia e questo atto conferiva loro coraggio, forza e stabilità”.
E’ possibile immaginare il Tanden come la profondità dell’abisso e il “Ch’i” come l’acqua che lo compone. Più sarà capiente questo mare più aumenterà la sua profonda potenza.
Non tutti sanno che nella cultura cinese, principalmente quella Taoista, abbiamo tre differenti Tanden situati in tre punti del corpo umano:


Nel Punto superiore vi è il Tanden che si trova fra le sopracciglia, al centro della testa (in altre culture chiamato “terzo occhio”) sede superiore dei centri vitali dell’uomo e dell’energia spirituale. Possiede le caratteristiche corrispondenti a quelle che nella tradizione induista sono attribuite ai tre chakra superiori chiamati Visuddha, Ajna e Sahasrara chakra.
Il Tanden del Punto intermedio si trova nel centro dello sterno, in corrispondenza del plesso solare, sede del “soffio” o dell’energia relazionale dell’uomo. Possiede le funzionalità corrispondenti a quella che nella tradizione induista sono attribuite ai due chakra chiamati Manipura e Anahata chakra.
Infine nel Punto inferiore vi è il Tanden (come già citato sopra) che si trova circa tre dita sotto l’ombelico e tre dita in profondità ed è considerato la sede del nostro centro di gravità e della nostra essenza vitale.
In generale la pratica di Odaka Yoga comincia sempre da seduti appoggiando le mani sulla parte bassa dell’addome per iniziare a percepire questo punto energetico ed espirando ed inspirando dalla zona dell’addome, il respiro diviene presto quieto , il battito cardiaco si calma, i sensi si ritirano e la mente inizia a placarsi. Così che a partire dalla percezione mentale del Tanden riprendiamo coscienza di noi stessi, della nostra vera natura e del nostro potenziale. Iniziamo ad accumulare energia indirizzando in questa zona la mente: sappiamo infatti che dove va la mente, lì vi è l’energia.
Non è semplice né uguale per tutti eseguire una visualizzazione immediata del Tanden e ancor più una percezione vera e propria. Non vi è infatti una visualizzazione “standard”: molto dipende dalla predisposizione personale, dal proprio stato interiore, emozionale ed energetico, e dal livello di pratica. Tuttavia, quando sprofondiamo con la mente in questo punto troviamo qui un centro di stabilità psicofisica per poi lasciarci muovere e trasformare a partire da esso. In questo modo l’uso corretto del Tanden migliora la postura, la nostra coordinazione, sviluppa l’equilibrio e la fluidità di ogni gesto che acquisisce ora potenza e significato. Ciò permette di incanalare una determinata energia con il risultato di quell’esplosione visiva di forza e grazia, tipica di Odaka Yoga, che fluisce attraverso ogni asana. Perfettamente radicati nel nostro essere impariamo così a vivere nel “qui e ora”, aperti ad ogni possibilità trasformiamo il nostro corpo mentre questo si estende tra una posa e l’altra.Quando il “Ch’i” è meraviglioso, cioè quando questa energia o prana accumulato nel Tanden è libera di fluire ed espandersi in tutto il corpo, allora anche il sangue diviene fluido e abbondante; quando il sangue è fluido e abbondante allora anche i vasi sanguigni diventano più forti e flessibili così come ogni parte del nostro corpo. L’uso del Tanden unito a specifiche tecniche di respirazione può davvero massimizzare i benefici della pratica yoga migliorando in modo significativo la qualità della nostra vita.


